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La valle dell'Omo, dove la vita scorre con il fiume

March 11, 2020
Source
Lifegate

Mara Budgen

Le tribù della valle dell'Omo in Etiopia vivono a stretto contatto con la natura e il fiume da cui dipendono. Questo reportage esclusivo racconta come la costruzione di una diga, i cambiamenti climatici e un boom turistico stiano mettendo a dura prova la loro capacità di preservare stili di vita ancestrali.

Una madre tiene la testa di suo figlio nello stomaco di una capra. Non avrà più di due anni. Dopo un paio di minuti il piccolo riemerge, come se uscisse dall’acqua. Non è bagnato, ma sulla sua pelle c’è quello che l’animale ha mangiato prima di morire – erba semi-digerita – che la madre gli applica ai piedi, come se fosse un trattamento. Poi gli dà da masticare un pezzo dello stomaco.

Per potere comprendere le condizioni che affrontano le tribù della bassa valle dell’Omo, nel sudovest dell’Etiopia, e il loro modo di vedere il mondo, per prima cosa bisogna sospendere il giudizio. Ad esempio, il rito appena descritto sembrerà crudele, una forma di violenza, ma il bambino è sereno e la madre, come il resto della tribù degli Hamer, crede che possa proteggerlo dalla malaria. E se non altro serve a irrobustirlo, preparandolo a una vita dura in cui la sofferenza sarà all’ordine del giorno. L’importante, dunque, non è decretare cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, ma avere un quadro più completo della situazione con l’intento di capire se lo stile di vita di queste popolazioni va preservato. E soprattutto, a chi spetta questa decisione.